VEDIAMO QUALI SONO LE PRINCIPALI NOVITA’:
- Le Commissioni tributarie cambiano nome e diventano Corti di giustizia tributaria di primo e di secondo grado;
- cambio di denominazione di CTP e CTR in Corti di Giustizia Tributaria di primo grado e Corti di Giustizia Tributaria di secondo grado.
- Il giudice tributario può ammettere, per i ricorsi notificati dal 16 settembre 2022, la prova testimoniale in forma scritta;
- per i ricorsi notificati alla controparte dal 16 settembre, se lo ritiene necessario ai fini della decisione e anche senza l’accordo delle parti, può ammettere la prova testimoniale, assunta con le forme previste dall’art. 257-bis c.p.c.. Nei casi in cui la pretesa tributaria sia fondata su verbali o altri atti facenti fede fino a querela di falso, la prova è ammessa solo su circostanze di fatto diverse da quelle attestate dal pubblico ufficiale.
- Per i ricorsi notificati dal 16 settembre 2022, le spese di giudizio sono maggiorate del 50% per la parte che rifiuta una proposta di conciliazione e poi, nel merito, ottiene meno di quanto previsto dalla proposta stessa;
- qualora una delle parti o il giudice abbia formulato una proposta conciliativa, non accettata dall’altra parte senza giustificato motivo, restano a carico di quest’ultima le spese del giudizio maggiorate del 50%, ove il riconoscimento delle sue pretese risulti inferiore al contenuto della proposta ad essa effettuata.
- se è intervenuta conciliazione, le spese si intendono compensate, salvo che le parti stesse abbiano diversamente convenuto nel processo verbale di conciliazione.
- Per le controversie soggette a reclamo le Corti possono proporre alle parti una conciliazione;
- Le Corti di giustizia tributaria per i ricorsi notificati dal 16 settembre e soggetti a reclamo/mediazione (liti di valore non superiore a 50.000 euro), potranno proporre di loro iniziativa una proposta di conciliazione.
- Definizione agevolata dei giudizi tributari pendenti in Cassazione.
- La domanda dovrà essere presentata entro 120 giorni dall’entrata in vigore della legge e quindi entro il 14 gennaio 2023 (il termine è prorogato al 16 gennaio).