La domanda per la richiesta del nuovo contributo a fondo perduto deve essere presentata attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate. Può essere riconosciuto un contributo a favore dei soggetti che svolgono attività di impresa, arte o professione e di reddito agrario, titolare di partita Iva, residenti o stabili nel territorio dello Stato.
Il contributo a fondo perduto non viene erogato a soggetti che hanno attivato la partita Iva successiva alla data del 23 marzo 2021 oppure soggetti la cui attività è cessata alla data del 23 marzo 2021
Il fondo perduto viene erogato a condizione che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi in riferimento all’anno 2020 sia inferiore almeno nella misura pari al 30% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019.
Le domande,tramite la procedura telematica, possono essere inviate nel periodo compreso tra il 30 marzo e il 28 giugno.
Il fondo perduto può essere richiesto direttamente tramite l’accredito diretto sul conto corrente, indicando l’iban, oppure può essere riconosciuto sottoforma di credito d’imposta da utilizzare in compensazione mediante modello F 24.
Il decreto sostegno prevede la creazione di cinque fasce: 60% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di euro 100.000; 50% se ricavi compensi dell’anno 2019 supera una soglia di euro 100.000 fino a euro 400.000; 40% sei ricavi e compensi dell’anno 2019 supera una soglia pari a euro 400.000 fino a euro 1 milione; 30% se i ricavi e compensi dell’anno 2019 superano la soglia pari a euro 1 milione fino a euro 5 milioni; 20% se i ricavi compensi dell’anno 2019 supera una soglia pari a euro 5 milioni fino a euro 10 milioni.
È garantito un contributo minimo non superiore a € 1.000 per le persone fisiche e € 2.000 per i soggetti diversi dalle persone fisiche. L’importo del contributo non può in ogni caso superare il valore pari a € 150.000.