CPB – Concordato Preventivo Biennale

Il Concordato preventivo biennale è un accordo con il Fisco che permette, per un biennio, di pagare le tasse non in base agli effettivi guadagni bensì sulla base di quanto preventivato dall’Agenzia delle entrate, favorendo così l’adempimento spontaneo degli obblighi dichiarativi.

Possono accedervi i contribuenti che applicano gli ISA e gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni che aderiscono al regime forfettario.

I criteri di accesso sono principalmente tre:

  • Assenza di debiti fiscali di rilevante entità nei confronti dell’erario;
  • Regolare presentazione della dichiarazione dei redditi;
  • Assenza di condanne per reati fiscali, societari o di riciclaggio/ autoriciclaggio.

Per il biennio 2024-2025 il 31 ottobre 2024 è il termine ultimo per l’invio telematico della dichiarazione dei redditi e per l’adesione al concordato.

Si tratta di un accordo che interessa potenzialmente 4 milioni di lavoratori autonomi e piccole imprese e che consente loro di congelare le tasse per un periodo di 2 anni.

Possono accedere:

  • contribuenti esercenti attività d’impresa, arti o professioni che applicano gli Indici sintetici di affidabilità (ISA) di cui all’articolo 9-bis del Decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50;
  • forfettari, che saranno inquadrati come appartenenti al settore di riferimento.

I soggetti che hanno aderito alla proposta:

  • sono esclusi dagli accertamenti di cui all’articolo 39 del Decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, a condizione che, in esito all’attività istruttoria dell’Amministrazione finanziaria, non ricorrano le specifiche cause di decadenza;
  • accedono ai benefici premiali specifici del regime ISA.

In sintesi:

Per i contribuenti con un punteggio ISA basso accettare il concordato preventivo biennale potrebbe comportare un aumento delle imposte da pagare rispetto a quelle effettivamente dovute, basate sui redditi dichiarati.
Per i contribuenti con un punteggio ISA elevato l’accettazione della proposta di concordato potrebbe offrire solo vantaggi, considerando la maggiore affidabilità fiscale già acquisita.